Mal di testa 1



Vi starete sicuramente chiedendo cosa c'entra, in un sito dedicato al fitness ed al wellness, un articolo sul mal di testa. In realtà vi è molta più pertinenza di quanto si possa pensare. Non mi piace parlare solamente di cosa fare per dimagrire, sollevare pesi più grossi o imparare un certo movimento; qui si tratta di benessere a 360° e, chiaramente, esso è strettamente collegato alle performances sportive (e non). Avete mai provato ad allenarvi con un mal di pancia che vi piega in due? Beh se riuscite a farlo senza avvertire nessuna differenza, sto parlando con dei Robocop e non avete sicuramente bisogno di continuare a leggere questo articolo.

Bisogna invece capire una differenza fondamentale: il cervello ha un obiettivo che antepone a qualsiasi altra cosa, la sopravvivenza.

Tutto ciò che fa è volto a tenerci in vita e le performances saranno sempre seconde a questa sua priorità. E' inutile, dunque, pensare di allenarsi intensamente se prima non si “aggiustano” alcuni funzionamenti errati: dolori cronici in generale quali infortuni, problemi posturali, coordinativi e così all'infinito.

Se proviamo ad usare un punto di vista diverso dal solito, possiamo leggere un mal di testa come un qualsiasi dolore. Quante volte vi è capitato di avere dolore ad una spalla, ad un ginocchio o alla pancia senza nessuna causa apparente? Il dolore si presenta a voi un giorno, e non capite da dove sia arrivato e come si sia originato e così, come è iniziato, sparisce per conto suo, nonostante tutti i vostri sforzi.

Magari avete anche fatto una risonanza, convinti che quel cavolo di ginocchio abbia qualcosa di “rotto”, invece non è così: l'esito è negativo. Legamenti a posto, nessun versamento, rotula e menischi... tutto ok. MA IL GINOCCHIO VI FA FOTTUTAMENTE MALE.

Come si spiega??????

Prima di tutto, lasciate che vi esponga la definizione di dolore secondo la International Association for the Study of Pain (IASP):

“è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno”

La parte più importante è l'ultima, quella che evidenzia come il dolore (soprattutto quello cronico, ma qui rischiamo di uscire un po' dal seminato) non sia SEMPRE associato ad un danno tissutale. Non sto dicendo che se vi hanno appena accoltellati voi non dobbiate sentire dolore, ma che quel ginocchio NON E' ROTTO. È solamente il vostro corpo, attraverso il sistema nervoso centrale (SNC) che sta cercando di dirvi qualcosa.

Il dolore, infatti, può essere anche descritto come un segnale d'azione. Bisogna fare qualcosa, cambiare qualcosa nelle vostre abitudini, muovervi di più o meglio, riposare di più, meditare,mangiare meglio, lasciare situazioni fonti di stress (ricordate che il dolore è uno stato sensoriale ed emozionale??)e, magari, smettere di fumare, ma..

FARE QUALCOSA!!!!!!

Il mal di testa funziona esattamente allo stesso modo di altri dolori.

ALCUNI DATI

Secondo le statistiche, il mal di testa è una delle patologie più frequenti in assoluto: dal 70 al 90% della popolazione l'ha sperimentato almeno 1 volta nella vita e sono pochissime le persone che non ne soffrono in assoluto (io per fortuna sono uno di questi.. uno dei miei pochi lati positivi). Questa patologia è molto invalidante, in quanto crea problemi nella quotidianità e, la possibilità che si possa presentare un altro attacco, crea un forte stato di ansia nel paziente, inficiandone il normale stile di vita (proprio come ogni altro dolore). I mal di testa sono classificati in più di 100 diverse categorie, che non andremo qui a sviscerare e, tra queste, l'emicrania è quella che si presenta più di frequente, colpendo una 1 donna su 4 in età fertile (e non vi mettete a fare battute sul sesso ed il mal di testa, ci abbiamo pensato tutti vero?).

Dalla mia esperienza, nella stragrande maggioranza dei casi, i farmaci possono essere evitati oppure dosati in maniera diversa. Sicuramente qualche medico non sarà d'accordo, ma ho visto con i miei occhi, numerosissimi casi risolversi anche senza l'aiuto di una semplice aspirina.

Dividerò i vari approcci che si possono usare in base all'organo o al sistema che andremo a stimolare/inibire per aiutarci. In questa prima parte dell'articolo andremo a parlare della

BOCCA

La maggior parte dei mal di testa, avendo origine muscolo-tensive, può essere risolto lavorando sull'articolazione temporo-mandibolare (d'ora in poi ATM), in vari modi:

1- Scivolamenti laterali della mandibola. Un modo molto facile per capire cosa fare è testare l'arco di movimento che si ha nei 2 movimenti (destra e sinistra) e la difficoltà con la quale si esegue il movimento in uno dei 2 lati, andando poi ad eseguire (durante la giornata) il drill dal lato deficitario per un totale che va dalle 50 alle 100 ripetizioni.

2- Scivolamenti avanti/dietro della mandibola. Stesso procedimento di cui sopra, identificare se è più difficile eseguire il movimento in avanti o dietro e poi ripeterlo per la stessa quantità di ripetizioni durante la giornata.

3- Aperture della bocca/stretching muscoli masticatori. Questo è L'ESERCIZIO per eccellenza che consente di risolvere i mal di testa di provenienza dalla ATM.

Il primo movimento è molto facile da capire, si spiega da solo: cercare di aprire la bocca il più possibile (senza esagerare, soprattutto se siete rimasti bloccati in passato con la bocca spalancata), senza compensare con movimenti di estensione del capo. Eseguitelo 10 volte consecutive per circa 10 volte al giorno

4- Lo stretching per la bocca è un pochino più complesso, per cui andatevelo a vedere nel video, ma la spiegazione è questa:

seduti di fronte ad un tavolo, appoggiate il gomito di un braccio sullo stesso e mettete la mano sulla fronte a reggere il capo.Infilate l'altra mano con 4 dita nella bocca e semplicemente apritela il più possibile ma GRADUALMENTE.Di solito consiglio di aprire per circa 10/20” secondi, poi di eseguire una sorta di PNF, aiutandoci con i nostri muscoli ad aprire la bocca, insieme alla mano, per poi eseguire delle contrazioni di 2-3 secondi e aumentare piano piano l'apertura. Diciamo che in totale questo deve essere eseguito per 1 minuto.

Al termine dello stesso, infilate la mano di taglio e rilassate la bocca in questa posizione per un altro minuto.

Ripeto ancora una volta: questo esercizio si è dimostrato risolutivo in tantissimi casi di mal di testa che mi si sono presentati. Ripetetelo almeno 4/5 volte durante la giornata

5- L'ultimo esercizio è per la lingua e, anche qui, adotteremo lo stesso approccio del lavoro sull'apertura della mandibola. Prima andremo ad eseguirlo in maniera attiva e poi in maniera passiva.

Prima di tutto provate a tirare fuori la lingua dritta di fronte a voi, cercando di mandarla direttamente in avanti, e non in alto o in basso e di non farla deviare lateralmente e di non compensare con movimenti accessori del capo. Ripetete questo esercizio per 10 ripetizioni, almeno 10 volte al giorno.

6- In un secondo momento potremo andare ad afferrare direttamente la lingua con l'ausilio di un fazzoletto di stoffa o similari per non farlo scivolare, ed andremo a tirarla fuori SEMPRE IN MANIERA GRADUALE per circa 30/60 secondi, sempre dritta di fronte a noi. Ripetete fino a 10 volte al giorno.

7- Altra tecnica passiva molto efficace è quella dell'automassaggio dei muscoli suddetti, iniziando dal muscolo temporale (se non lo trovate provate a stringere i denti e toccate con le mani la zona delle tempie e lo sentirete contrarre). Il modo più facile e comodo per eseguirlo è di usare le nocche ed effettuare una frizione laterale e nella direzione obliqua suggerita dalla foto. Una volta trovata una zona particolarmente dolente oppure un trigger point (un punto che toccandolo, vi darà dolore riferito in altre zone del corpo), massaggiatelo per 20/30 secondi.

Una volta terminato con il temporale, passiamo agli altri muscoli che si trovano sulla mandibola vera e propria. Massaggiamo il punto dove dovremmo avere o abbiamo le basette con i pollici e le altre dita a fare perno sulle tempie. Stessa esecuzione di cui sopra, andate avanti così sempre per 20/30 secondi.

Passiamo poi alla zona sotto l'angolo della mandibola e dietro lo stesso, per poi seguire tutto il contorno della stessa fino al mento. Una volta trovati punti dolenti massaggiateli sempre per 20/30”.

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