La motivazione è parte integrante dell’allenamento

In questo articolo parlerò di motivazione, ossia del perché voi tutti dovreste allenarvi e, magari, prendere un personal trainer. Tutti i discorsi sull’allenamento, sull’alimentazione e integrazione, sul recupero, sulla terapia e quant’altro sono inutili se prima non si passa da questo aspetto. I punti di vista da tenere in considerazione sono due: quello razionale e quello emotivo.

Anche se l’uomo è dotato di un intelletto altamente sviluppato, resta pur sempre un animale mosso dai suoi istinti primordiali, quindi sono due le motivazioni che lo spingono: la ricerca del piacere e l’allontanamento dal dolore. Possono sembrare due facce della stessa medaglia, ma non è così. Vi faccio un esempio: Marco sa che ha un aspetto non propriamente eccezionale, anzi non si sente per nulla a suo agio, soprattutto ora che arriva l’estate e dovrà iniziare a spogliarsi (dolore), quindi ha deciso di mettersi a dieta e seguire un regime di attività fisica in palestra per evitare la vergogna e l’imbarazzo che ciò gli potrebbe provocare (piacere). Se il dolore immediato e reale della rinuncia ai gustosi manicaretti di sua madre e l’alzarsi presto per gli allenamenti, vincerà contro il piacere potenziale e distante del miglioramento dell’aspetto fisico e quindi della sua self-confidence, Marco difficilmente riuscirà ad portare a termine questo impegno.

Qual è il succo? Tutti quanti sanno che fare attività fisica e avere uno stile di vita sano è fondamentale per il mantenimento di un buono stato di salute, ma perché allora non lo fanno tutti? Il punto principale è che anche se sanno quale sarà la loro ricompensa, tutti tendono a limitare il dolore che sicuramente proveranno nel breve periodo. Lo stesso discorso vale per lo smettere di fumare. Tutti sanno che fumare fa male ma preferiscono evitare di smettere per non provare immediatamente dolore, piuttosto che evitare di provare un probabile dolore nel futuro. Essi procrastinano, rimandano ciò che sanno consciamente di dover fare.

Quindi sta a voi capire quali sono i veri motivi che vi spingono ad allenarvi, ma sta anche a noi personal trainer riuscire a farli venire a galla, aiutandovi, quindi, a ottenere i risultati desiderati. Dobbiamo però ricordarci che siamo, appunto, dei personal trainer e non dei confessori, degli psicoterapeuti e nemmeno degli amici. Se cambierà il rapporto tra il PT e il cliente, se si andrà a instaurare tra i due un legame di amicizia (o magari anche qualcosa di più intimo), in modo che entrambi si situeranno sullo stesso piano, il primo tratterà il cliente in maniera troppo gentile, facendo troppe concessioni, diventando “più buono”, e il secondo non darà più il massimo. I risultati quindi non saranno al top. Ovviamente cerchiamo di non estremizzare il discorso nell’altro senso: non siamo come dei militari che devono dare solamente ordini ed essere freddi e distanti. Come sempre il giusto sta nel mezzo, sembrerà un cliché ma è esattamente così.

Ricordo ai miei colleghi, e prima di tutto a me stesso, che prima di ogni altra cosa siamo degli allenatori, non snaturiamo la nostra essenza, cercando di avere più clienti possibili. Ognuno di noi avrà più affinità con un determinato tipo di clientela, ogni cliente si troverà meglio con un diverso tipo di personal trainer. I clienti avranno dei migliori risultati con il personal trainer con il quale si troveranno meglio e quest’ ultimo trarrà molte più soddisfazioni nell’allenarli. Quindi sta a voi scegliere l’allenatore che più fa al caso vostro.

Passiamo a parlare delle motivazioni più comuni che spesso si tirano fuori per giustificare il fatto di non volersi allenare e di non voler seguire un personal trainer. La più usata è quella economica. Ovviamente acquisti di una certa entità vanno ponderati, ma bisogna capire se la vostra è solo un’obiezione o una condizione. Una condizione è una situazione che non si può risolvere: diciamocela tutta, non tutti possono permettersi un allenatore personalizzato, ma TUTTI possono permettersi un abbonamento in palestra! Invece se la scusa per non prendere un PT si basa su un’obiezione (in altre parole, una scusa), allora il discorso è completamente diverso. Il punto sta nel valore che si danno alle cose: se ritenete che il prodotto/servizio che andrete ad acquistare abbia un grande valore per voi, allora farete in modo di arrangiarvi in tutti i modi per ottenerlo. Se pensate che allenarvi con un PT sia fondamentale per voi, sicuramente il problema economico (tranne alcuni casi) diventerà secondario, se non di ultima importanza: potrete decidere di evitare di andare 2 volte alla settimana a cena fuori, di comprarvi vestiti griffati, di avere l’ultimo modello di cellulare o una macchina superlusso se attribuite la giusta importanza all’attività fisica. Invece di prendere un mega-pacchetto da 200 ore di allenamento, magari sceglierete di farne uno più alla portata delle vostre tasche, di allenarvi meno frequentemente oppure di fare semplicemente solo una scheda. Sono sicuro anche che se sarete sinceri con il coach, egli vi verrà incontro, dandovi modo di fare pagamenti personalizzati. Ci sono persone che possono permettersi tutte queste cose insieme e chi invece è costretto a fare delle scelte. Fate parte della schiera che farà la scelta giusta?

L’altra obiezione è quella che riguarda il tempo. Anche qui, accordare un appuntamento con un personal trainer può essere impossibile, perché magari lui è disponibile quando voi non lo siete e viceversa, ma NULLA può impedirvi di avere il tempo sufficiente per un allenamento fruttuoso. Qualsiasi sia la vostra situazione familiare, l’impegno lavorativo e qualsiasi altra occupazione possa prendere il vostro tempo, se siete dei buoni organizzatori riuscirete a farci entrare tutto. Ovviamente non vi sto dicendo che riuscirete ad allenarvi 3 volte al giorno per 2 ore ad allenamento, ma sto dicendo che i 2-3 allenamenti sindacali da un'oretta circa riuscirete a farceli entrare. Un’idea potrebbe essere quella di prendere l’attrezzatura base e costruirvi una mini-palestra privata così da poterla sfruttare quando volete. Oppure andare in palestra 1 ora prima del lavoro, o alla fine dello stesso, anche se siete stanchi. Nei week end, quando avete un periodo più calmo dagli altri impegni, magari raddoppiate i vostri sforzi sotto i pesi, cercando di compensare le vostre mancanze. Spesso, come per il denaro, il tempo diventa solo una scusa per non fare nulla. Se non sarete giustamente motivati, non riuscirete mai a trovare il momento giusto per allenarvi e rimarrete a poltrire sul divano o a cazzeggiare su facebook.

Per quanto riguarda invece l’aspetto volitivo razionale, dobbiamo capire che, fisiologicamente, il nostro cervello farebbe di tutto tranne che allenarsi. Le leggi che regolano la nostra sopravvivenza ci impongono di risparmiare energia, quindi è accettabilissimo dal punto di vista evolutivo, preferire di stare sdraiati in poltrona a bersi una birra, piuttosto che mettersi sotto un bilanciere caricato con 100kg e macinare ripetizioni di squat alla nausea. Lo ripeto ancora per chi non avesse compreso: il nostro corpo fa tutto quello che può per evitare di disturbare l’omeostasi, cioè lo stato di quiete, di equilibrio. Quindi allenarsi deve essere una precisa intensione, uno sforzo intellettuale veramente notevole. In fondo è questo che ci differenzia dagli animali, giusto? Allora cerchiamo di meritarci il fatto di appartenere al più alto livello di complessità del regno animale, dominando i nostri istinti (almeno in questo caso) e facendo di tutto per trovare le energie necessarie per allenarci.

Ecco ora un breve elenco di alcune motivazioni che possono convincervi di allenarvi con un personal trainer:

- Maggiore professionalità. Moltissime delle persone che ci contattano, lo fanno perché sono insoddisfatte dei risultati che (non) hanno ottenuto. Con un breve allenamento di prova di 30-45 minuti percepiscono la netta differenza tra quello che hanno sempre fatto e quello che potrebbero fare con noi (questa differenza la sentiranno soprattutto i giorni seguenti, quando non potranno camminare, maledicendoci a ogni passo); in più il bravo allenatore vi fornirà dei dati, delle misure, di qualsiasi tipo esse siano (centimetri, percentuali di massa grassa, carichi sollevati, massimale per dati movimenti ecc…), che vi potranno far vedere se e quanto state migliorando. La qualità ha il suo costo ovviamente ed essa è molto riconosciuta in moltissimi campi di lavoro diverso, da quello medico a quello giurisprudenziale, da quello artistico a quello idraulico, allora perché non riconoscerlo anche agli allenatori? Molti di noi hanno studiato per molti anni, hanno praticato sulla propria pelle per vedere se quello che conoscevano portava ai risultati sperati, hanno partecipato a corsi di aggiornamento, hanno sbagliato ed hanno corretto il tiro per arrivare all’attuale stato dell’arte delle loro conoscenze. Che ne dite di sfruttare tutta questa esperienza?

- Avere un appuntamento due, tre o quattro volte con il vostro PT vi costringerà ad andare in palestra senza saltare gli allenamenti, ad essere regolari (cosa fondamentale per un progresso continuo e sostenuto) e a ritagliare del tempo per voi stessi;

- L’allenamento sarà meno noioso, dato che ci sarà una persona con la quale parlare (anche perché se l’allenamento sarà abbastanza duro, non ci sarà modo per annoiarsi) sempre però senza perdere d’occhio l’obiettivo, e ovviamente sarà anche più vario, grazie anche alla maggior conoscenza di esercizi e metodi di allenamento acquisiti. Ripeto quanto detto anche in un altro articolo: questo non significa che a ogni allenamento sarà necessario cambiare esercizi, attrezzi e quant’altro, ma che una variazione studiata in maniera intelligente è fondamentale per ottenere dei progressi;

- Vi permetterà di “non pensare” a cosa dovrete fare. Il coach avrà già programmato l’allenamento per voi senza che dovrete stare a scervellarvi su quali esercizi fare, quante serie e ripetizioni, ecc... Ovviamente ho messo non pensare, tra virgolette, perché, soprattutto nell’allenamento con sovraccarichi, dovrete sempre essere concentrati al massimo sulla tecnica, sulla corretta postura, e via dicendo.

Questo è un breve riassunto, ovviamente non esaustivo, di quello che vi dovreste aspettare dall’allenarvi con un personal trainer o con un qualsiasi professionista del settore. Nonostante la sua preparazione tecnica, se voi non avrete voglia a sufficienza e se egli non saprà motivarvi usando il giusto approccio, sarà veramente duro raggiungere i risultati che vi siete prefissati. Ricordate, come ho scritto nella home page del sito, che ogni cosa che fate, ogni azione che compiete, la fate per amore nei vostri confronti. Non esiste essere diligenti, “bravi” e disciplinati, basta solo agire con il cuore.


Coach Dan

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